venerdì 29 maggio 2009

Installare Skype in Ubuntu 9.04

Per installare Skype nel nostro Ubuntu 9.04 dobbiamo aggiungere i repository di Medibuntu.
  • Lanciamo allora nel terminale:sudo wget http://www.medibuntu.org/sources.list.d/jaunty.list --output-document=/etc/apt/sources.list.d/medibuntu.list
  • Aggiungiamo la chiave Gpg: sudo apt-get update && sudo apt-get install medibuntu-keyring && sudo apt-get update
  • Probabilmente ci verrà richiesto di accettare questo pacchetto anche se non è autenticato, risponderemo ovviamente di sì.
  • Ora possiamo installare Skype con un semplice: sudo apt-get install skype
Ecco fatto, ora ci possiamo attaccare al nostro telefono online!

Vedere i video di YouTube su Totem

In questo post vedremo come sfruttare le potenzialità di Totem per cercare e vedere i video di YouTube. I passaggi da fare sono davvero pochi:
  • Lanciamo il media player andando in Applicazioni-Audio e Video-Riproduttore di filmati e scegliamo di far apparire la barra laterale premendo F9.
  • Andiamo in Modifica-Plugin e controlliamo che sia attivato il plugin Esplora YouTube. Adesso scegliamo YouTube nel menu a scorrimento della barra laterale.
  • Proviamo a fare una ricerca a caso tra i video e facciamo partire il primo che viene trovato. Apparirà un messaggio che ci avvisa della mancanza di alcuni driver, scegliamo di installarli ed il pc farà tutto da solo.
  • Possiamo "esagerare" e vedere addirittura i video ad alta definizione attraverso Totem! Scarichiamo ed installiamo questo file, chiudiamo e riavviamo totem. Adesso tra i plugin apparirà anche H264, lo attiviamo ed il gioco è fatto.

giovedì 28 maggio 2009

Cambiare i permessi di file e cartelle in Ubuntu

I permessi dei file ci attanagliano spesso e volentieri. Quante volte abbiamo scoperto che quel problema che tentavamo di risolvere da giorni, era dovuto a dei permessi sbagliati di qualche file nascosto nel nostro pc?
L'universo dei permessi di Ubuntu può sembrare molto più complicato di quello che è in realtà, bastano poche conoscenze ed il gioco è fatto.
Cominciamo a vedere come fare per sapere quali sono i permessi dei file che si trovano in una determinata cartella. Supponiamo di voler conoscere i permessi dei file che si trovano nella nostra home:
ls -l /home/NOMEUTENTE
e ci apparirà un output del genere:

Il primo carattere rappresenta una caratteristica specifica del file, ad esempio se è una cartella abbiamo la d di directory. Nel caso in cui una cartella fosse un collegamento ad un'altra troveremo alla destra del nome della cartella una freccia con il percorso della directory di cui è il collegamento.
I successivi 9 caratteri sono da guardare come 3 terne ed indicano i permessi, rispettivamente di:
  1. proprietario (owner)
  2. gruppo (group)
  3. altri utenti (other)
Le lettere possono essere r, w o x, il loro significato varia a seconda del fatto che si riferiscano a singoli file o cartelle. Nel caso di file:
  • r = read, permette di leggere il file, senza modificarlo;
  • w = write, permetti di scrivere, sovrascrivere, modificare il contenuto del file;
  • x = execute, permette di eseguire il file, se questo è un eseguibile.
Se invece stiamo valutando i permessi di una cartella:
  • r consente la visualizzazione del contenuto della cartella, con il comando ls;
  • w consente l'eliminazione o la creazione di file all'interno della cartella;
  • x consente di accedere alla cartella, magari con il comando cd, anche nel caso in cui non se ne possa visualizzare il contenuto.
Dobbiamo notare che se applichiamo il permesso di scrittura ad una cartella, anche chi non può accedere ai file contenuti in quella cartella, li potrà però cancellare!
Ora che sappiamo interpretare i permessi, dobbiamo poterli cambiare! Lo possiamo fare in due modi, con le lettere o coi numeri. Sono tutti e due piuttosto semplici, richiedono solo un po' di memoria e l'utilizzo del comando chmod.
Proviamo prima con le lettere. Abbiamo visto che i permessi caratterizzano proprietario, gruppo e altri. Nel terminale queste tre entità vengono indicate così:
  • u è il proprietario
  • g è il gruppo
  • o sono gli altri
Abbiamo già visto come vengono sintetizzate le varie restrizioni.
Ci aiuteremo con ancora tre simboli:
  • + per aggiungere un permesso
  • - per togliere un permesso
  • = per impostare un permesso
Ora sappiamo tutto! Immaginiamo allora di aggiungere la possibilità di scrittura del file prova1, che si trova nella home, per il suo proprietario:
chmod u+w /home/NOMEUTENTE/prova1
Leviamo ora la scrittura del guppo:
chmod g-w /home/NOMEUTENTE/prova1
Cambiamo idea e facciamo in modo che proprietario, gruppo e altri possano leggere, scrivere e eseguire il nostro file:
chmod ugo+rwx /home/NOMEUTENTE/prova1

Proviamo ora il metodo con i numeri.
Qua ci dobbiamo ricordare che significato hanno le varie cifre:
  • 0 = nessun permesso
  • 1 = esecuzione
  • 2 = scrittura
  • 3 = 2+1 = esecuzione + scrittura
  • 4 = lettura
  • 5 = 4+1 = lettura + esecuzione
  • 6 = 4+2 = lettura + scrittura
  • 7 = 4+2+1 = lettura + scrittura + esecuzione
Utilizzeremo il comando chmod seguito da un numero di 3 cifre:
  • la prima si riferisce ai permessi del proprietario
  • la seconda ai permessi del gruppo
  • la terza ai permessi degli altri utenti
Cerchiamo allora di impostare il nostro file prova1 in modo che il proprietario possa leggere, scrivere ed eseguire mentre gruppo e altri solo leggere ed eseguire:
chmod 755 /home/NOMEUTENTE/prova1
Per cambiare i permessi di una cartella e contemporaneamente di tutti i file in essa contenuti, dobbiamo aggiungere -R subito dopo il comando chmod. Supponiamo di voler dare a tutti i permessi di lettura, scrittura ed esecuzione della cartella share nella home e dei file che contiene:
chmod -R 777 /home/NOMEUTENTE/share

Per poter cambiare i permessi di file e cartelle di cui non si è proprietari bisogna agire da root, eseguendo i comandi che abbiamo indicato finora con davanti sudo. Ovviamente, come ogni volta che si agisce da root, dobbiamo agire con molta cautela, cambiare i programmi di determinati file del sistema può essere anche molto pericoloso.

mercoledì 27 maggio 2009

Qualche dritta veloce veloce

Questo sarà un post in continua evoluzione perchè scriverò qui velocissimi trucchi per ottimizzare ulteriormente il nostro ubuntu.
  • per avere le applicazioni a tutto schermo premendo ALT+F11: gconftool-2 --set /apps/metacity/window_keybindings/toggle_fullscreen --type string "F11"
  • per poter trascinare le finestre oltre lo schermo con la combinazione ALT+touchpad (o mouse): gconftool-2 --set /apps/compiz/plugins/move/allscreens/options/constrain_y --type bool 0
  • per evitare lo sfarfallio che avviene quando mozilla è a tutto schermo: andare in Sistema - Preferenze - Gestore configurazione Compiz - Opzioni generali e togliere la spunta a "Annulla re-indirizzamento finestre a schermo intero"
  • risoluzione dell'errore NO_PUBKEY che appare spesso, quando aggiungiamo dei nuovi repository nel file /etc/apt/sources.list. Il messaggio di errore che ci appare, quando digitiamo apt-get update, è di questo tipo: Errore GPG: Le seguenti firme non sono state verificate perché la chiave pubblica non è disponibile: NO_PUBKEY XXXXXXXXXXXX. Per risolvero digitiamo: sudo apt-key adv --recv-keys --keyserver keyserver.ubuntu.com XXXXXXXXXXXX Al posto delle X ci sono ovviamente i caratteri che compongono la chiave in questione. E al prossimo aggiornamento delle software non avremo alcun problema.
  • per far apparire sul desktop l'icona della home, del cestino e del Computer da terminale lanciare gconf-editor, navigare in apps-nautilus-desktop-icon view e spuntare quello che desideriamo compaia nel nostro desktop
  • per lanciare un programma da terminale e fare in modo che l'applicazione non si chiuda una volta che il terminale verrà chiuso, dobbiamo digitare il comando per avviare l'applicazione seguito da &. Ad esempio, per lanciare firefox da terminale e poter poi chiudere il terminale senza blocca FF, nel terminale scriveremo: firefox&
  • velocizzare mozilla è sempre utile. Ecco uno script che ne pulisce il database, scaricabile qui . Una volta scaricato, clicchiamo con il tasto destro sullo script, scegliamo Permessi e spuntiamo per consentire l'esecuzione del file come programma, chiudiamo FF e lanciamo lo script da terminale con ./ffast. Possiamo anche decidere di lanciare lo script ogni volta che avviamo il pc, mettendolo tra le applicazioni d'avvio.
  • impostare il tasto Backspace (la freccia indietro per cancellare) in modo che ci faccia tornare indietro nelle pagine di Ubuntu: apriamo mozilla, andiamo in about:config, promettiamo di stare attenti e cerchiamo la stringa browser.backspace_action, doppio click e gli diamo il valore 0.

martedì 26 maggio 2009

Creare collegamenti simbolici a cartelle che si trovano nelle partizioni fat32

Creare un collegamento ad una cartella partiziona in fat32 è impossibile per problemi di file system.
Questo problema si può parzialmente risolvere creando un collegamento simbolico alla cartella desiderata. Questo perchè il problema è creare un collegamento nella stessa partizione in fat32, mentre con il comando ln -s creiamo un collegamento che possiamo mettere dove vogliamo.
Supponiamo che la cartella di cui vogliamo creare il collegamento si chiami prova e sia nella partizione Dati dell'hd interno, noi vogliamo creare un collegamento, detto prova2, che si trovi nella nostra home. Ecco il comando da dare:
sudo ln -s /media/Dati/prova /home/NOMEUTENTE/prova2.
E ci ritroveremo il collegamento a prova nella nostra home.

domenica 24 maggio 2009

I nostri vecchi programmi con due comandi

Questa è un'utility di Ubuntu davvero comodissima, soprattutto quando ci si trova a formattare ed a reinstallare il nostro sistema operativo.
Io, prima di scoprire questa funzione, ogni volta che aggiornavo ad una nuova versione (o reinstallavo post pasticci vari), dovevo pensare a quali programmi avevo prima di formattare e reinstallarli tutti uno per uno.
Adesso basta davvero un niente per trovarci tutte le nostre applicazioni nel nostro nuovo sistema.
Prima cosa da fare, per avere una lista dei pacchetti software installati nella nostra vecchia installazione è lanciare nel terminale:
dpkg --get-selections > ~/packages.log
Ci ritroviamo così nella nostra home il file packages.log, nome che possiamo modificare a nostro piacimento.
Salviamo il documento appena creato, che contiene tutte le informazioni necessarie per poter reinstallare i nostri programmi. Per mantenere le configurazioni copiamo tutti i file che troviamo nella home e che sono chiamati ".nome_applicazione" . Salviamo i file di configurazione e packages.log dove non saranno modificati durante l'installazione del nuovo sistema operativo.
Avvenuta l'installazione, aggiorniamo come di consueto al primo riavvio, apriamo il terminale e digitiamo semplicemente:
sudo bash dpkg --set-selections < ./packages.log && apt-get dselect-upgrade
Lasciamo lavorare il nostro pc, dovrà scaricare tutti i pacchetti, scompattarli e configurarli. Dopo un periodo di tempo che dipende dalla connessione e dalle caratteristiche del vostro pc, vi troverete di nuovo i vostri software a portata di click!
Non vengono reinstallati programmi tipo Virtualbox, credo perchè richiedono la compilazione del kernel. Potreste anche notare dei problemi grafici, in questo caso andate a vedere in Sistema-Amministrazione-Driver Hardware se dovete modificare qualcosa.